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Benvenuti sul sito ufficiale della sezione A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani) di Campobasso


CHI SONO I RADIOAMATORI ?


Un radioamatore è una persona che utilizza le apparecchiature in una stazione radioamatoriale allo scopo di instaurare una comunicazione bidirezionale con altri individui che condividono la stessa passione, su frequenze radio assegnate dal Ministero delle Telecomunicazioni al servizio  radioamatoriale. I radioamatori sono autorizzati ad installare ed utilizzare una stazione radioamatoriale dall'Ente governativo preposto attraverso il rilascio di una apposita licenza previo il superamento di un esame di radiotecnica. Ai radioamatori è assegnato un identificativo di chiamata (Callsign) univoco che viene utilizzato per identificarsi durante la comunicazione. Si stima che in tutto il mondo ci siano circa tre milioni di radioamatori. 

Il fascino principale di questo hobby, oltre che legato al suo potenziale di realizzare collegamenti in tutto il mondo, è che non si basa su alcuna infrastruttura. A differenza di altre tecnologie moderne, come le reti telefoniche cellulari, che possono essere rese inutilizzabili su scala locale o regionale da una catastrofe naturale, i radioamatori possano continuare a scambiarsi informazioni e stabilire una stazione radio ovunque. Non importa come la tecnologia si evolve, la radio amatoriale è ancora l'unico settore della comunicazione che non si basa su alcun tipo di "rete" che può essere compromesso dall' uomo o dagli eventi naturali.


Un'altra particolarità, che contribuisce a rendere ancora più affascinate questo hobby, è la grande varietà di modi di trasmissione che un radioamatore puo utilizzare. I sistemi di trasmissione vocale sono i più frequenti con alcuni, come l'FM, che consentono una grande qualità di emissione audio, ed altri, come l'SSB, che offrono comunicazioni più affidabili a scapito della qualità audio e che vengono utilizzati sopratutto sulle lunghe distanze, quando i segnali sono marginali e la larghezza di banda limitata. Ma esistono anche altri sistemi come la radiotelegrafia (Meglio conosciuta come CW) che risale agli albori della nascita delle radiocomunicazioni ed ancora oggi molto usata dai radioamatori grazie ai vantaggi dovuti alla semplicità delle emissioni ed al favorevole rapporto segnale/rumore che consente comunicazioni efficaci anche nelle condizioni più severe.

La disponibilità di computer sempre più performanti ha favorito l'uso dei modi digitali come l'RTTY (Radio teletype writer) l'FSK e l'SSTV (Slow Scan Television) che permette lo scambio di immagini tra radioamatori, l'APRS (Automatic Position Reporting System) che permette la visualizzazione automatica delle posizioni delle stazioni radio mobili e non sulla mappa di un PC.

Ma spesso i radioamatori, grazie alla loro continua attività di sperimentazione, hanno anche sviluppato nuovi metodi di trasmissione come il PACKET RADIO che è una tecnologia utilizzata per trasmettere dati digitali via radio che usa gli stessi concetti di trasmissione dati che hanno poi costituito i fondamenti della comunicazione via Internet.  

La FSTV o ATV (Fast Scan Amateur Television) ha ultimamente guadagnato una grande popolarità tra i radioamatori grazie alla possibilità di utilizzare elettronica video consumer a basso costo come videocamere e schede video per PC. A causa della larghezza di banda  richiesta da tali segnali, la televisione amatoriale viene effettuata in genere nella banda dei cm 70 (420 MHz-450 MHz), sebbene sia possibile l'uso limitato in banda 33 cm (902 MHz-928 MHz), 23 cm (1240 MHz-1300 MHz) e superiore. Tali requisiti, inoltre, limitano la portata del segnale tra 30 ed i 100 km. Tuttavia, l'uso di sistemi di ripetitori collegati possono permettere le trasmissioni attraverso distanze maggiori.  

Le associazioni di radioamatori sono state in grado di lanciare in orbita i propri satelliti artificiali. Tali satelliti, chiamati OSCARs (Orbiting Satellite Carrying Amateur Radio), vengono utilizzati per realizzare comunicazioni VHF a lungo raggio. Ma i radioamatori sono anche in grado di sfruttare la riflessione dei propri segnali da parte di corpi celesti che si trovano nello spazio come la luna (collegamenti EME), gli sciami meteorici (Meteor scatter) o anche le aurore boreali per realizzare collegamenti in tutto il mondo. Non meraviglia quindi che i radioamatori siano in grado di stabilire comunicazioni con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con nominativo NA1SS e prima ancora con la MIR, nominativo R0MIR. D'altronde molti astronauti e cosmonauti sono essi stessi radioamatori.  

Una delle attività preferite dai radioamatori sono i collegamenti a lunga distanza, chiamati in gergo DX, specialmente con quei luoghi
del pianeta più difficili da collegare in considerazione della scarsa popolazione che lì vive o addirittura luoghi remoti e totalmente disabitati. 
In questi casi evidentemente è impossibile sperare di collegare qualcuno che , vivendo sul posto, possa installare una stazione radioamatoriale.
Ecco che allora nascono le cosiddette DX expeditions, vere e proprie spedizioni organizzate dai radioamatori spesso in luoghi inaccessibili, inospitali o addirittura pericolosi
a causa di eventi bellici locali. Questo genere di attività richiede un non comune spirito di avventura e adattabilità.
Una delle attività preferite dai radioamatori sono i collegamenti a lunga distanza, chiamati in gergo DX, specialmente con quei luoghi del pianeta più difficili da collegare in considerazione della scarsa popolazione che lì vive o addirittura con luoghi remoti e totalmente disabitati. In questi casi evidentemente è impossibile sperare di collegare qualcuno che , vivendo sul posto, possa installare una stazione radioamatoriale. Ecco che allora nascono le cosiddette DX expeditions (in gergo DXpeditions) , vere e proprie spedizioni organizzate dai radioamatori con l'intento di raggiungere luoghi spesso inaccessibili, inospitali o addirittura pericolosi a causa di eventi bellici locali. Lo scopo delle DXpeditions è di installare in questi luoghi, per un periodo limitato di tempo, delle stazioni radioamatoriali in grado di stabilire collegamenti con tutto il mondo dando così la possibilità agli altri radioamatori rimasti a casa di poter stabilire contatti anche con questi luoghi. Questo genere di attività richiede uno spirito di avventura e adattabilità spesso fuori dal comune oltre che una spiccata conoscenza tecnico/operativa.

A questo proposito è possibile seguire una intervista con MASSIMO I8NHJ, noto radioamatore in campo internazionale (e socio della nostra sezione) che ha partecipato a numerose DXpeditions come ad esempio EL2PP, 1A0KM, JT1Y, E30GA, T77V, TT8MM, T32R, K5K, XR0X, S05X, 4O3T, BS7H, K4M, PJ7E, PJ7DX, 6Y1V, C6ANA, VP5/I8NHJ, ZF2NH ed altre...

Di seguito il servizio mandato in onda da RAI3 Molise sui radioamatori e che vede coinvolti anche due nostri soci

ARI Campobasso - Presidente IZ8CSG
email: presidente@aricampobasso.it  

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